Sulla città

Conoscete la ricchezza storica, monumentale e culturale della città di Segna, nonché le sue bellezze naturali che stupiscono con la loro magnifica diversità!

L’origine della città di Segna è legata all’insediamento che più di 3000 anni fa si trovava ad est dell’odierna Segna, sulla collina di Kuk, sotto la quale si trovava un porto e un centro commerciale dove si scambiavano merci tra le popolazioni costiere, gli isolani e gli abitanti delle parti continentali. Con l’intensificazione del commercio, la popolazione si è trasferita nelle regioni inferiori e ha fondato un nuovo insediamento. Con l’arrivo dei Romani, l’insediamento ha acquisito lo status di città chiamata Senia. Durante il loro dominio, Senia è diventata il centro commerciale principale, centro dei trasporti e centro culturale della parte orientale della costa adriatica.

Lo splendore dorato della città è stato ripristinato dai Frankopan, i principi di Veglia. Loro hanno rilanciato il commercio, il quale ha aumentato significativamente l’importanza dell’asse di trasporto e del porto di Segna. Il progresso economico della città ha consentito l’investimento nella costruzione di numerose chiese e monasteri. L’alfabeto glagolitico ha segnato fortemente la zona di Segna, ed è proprio a Segna che una tipografia glagolitica, una delle prime dell’Europa sudorientale, ha iniziato ad operare alla fine del XV secolo. Nello stesso tempo periodo è stato istituito anche il Capitanato di Segna per la difesa dai Turchi e da Venezia.

Molta gente ha lasciato Segna a causa di frequenti attacchi degli Ottomani. La città è diventata un rifugio per molti profughi delle zone circostanti, che hanno formato delle unità militari – i famosi Uscocchi di Segna – i quali all’inizio del XVII secolo hanno difeso con successo Segna, infliggendo pesanti perdite agli eserciti dell’Impero Ottomano e di Venezia. Il progresso economico di Segna è stato reso possibile dall’avvento di tempi più tranquilli, quando è iniziata la nuova età dell’oro e Segna è diventata uno dei centri economici e culturali più importanti dell’allora Croazia. Sebbene il centro storico fosse stato in gran parte danneggiato durante la seconda guerra mondiale, sono stati conservati molti monumenti. Così, durante la vostra visita, avrete l’opportunità di vivere il ricco passato di Segna.

Punti d’interesse

La fortezza di Nehaj, un simbolo della città di Segna, costruita a metà del XVI secolo per le esigenze della guarnigione degli Uscocchi, oltre a conservare il suo interessante materiale espositivo, ospita frequentemente rinomati eventi culturali e musicali, nonché diversi raduni scientifici. Il punto più alto della fortezza, dove c’era una volta una postazione di guardia, oggi funge da punto panoramico con una splendida vista della costa e delle isole di Arbe, Isola Nuda, Prvić, Cherso, Veglia, dei monti Velebiti e del monte Maggiore. La fortezza di Nehaj è circondata dall’omonimo parco, dove ci sono delle bellissime passerelle, strutture per bambini e una vista impressionante del centro storico. Potete anche rilassarvi nel Parco degli scrittori di Segna, il quale ospita i busti di alcuni dei più famosi scrittori e poeti croati che hanno vissuto a Segna.

Il palazzo gotico rinascimentale della famiglia Vukasović, una delle famiglie più importanti di Segna, ospita il Museo della città di Segna, che, oltre a presentare del materiale piuttosto interessante, si prende cura dell’intero patrimonio culturale e naturale della città e dei suoi dintorni. Il monumento religioso e culturale più famoso della città di Segna è la Cattedrale dell’Assunzione della Beata Vergine Maria.

Le bellezze della città e dei suoi dintorni

Vicino a Segna si trova Zavratnica, una delle baie più belle dell’Adriatico orientale, che rientra nella categoria “Zone di protezione speciale”. La baia nasconde i resti di una nave da guerra della seconda guerra mondiale e rappresenta una vera sfida per chi ama esplorare il mondo sottomarino. Gli amanti del turismo attivo possono divertirsi in bicicletta e vivere la bellezza del mare cristallino e la natura incontaminata degli alpeggi. Per gli alpinisti, da non perdere è la visita al vicino Parco Nazionale del Velebit Settentrionale, il cui sentiero di Premužić porta alle parti più belle e inaccessibili dei monti Velebiti. I visitatori di Segna hanno anche l’opportunità di andare a vela, pescare, misurarsi con le attività subacquee e visitare le riserve di caccia, e durante i caldi mesi estivi, rilassarsi su bellissime spiagge di ghiaia, molte delle quali offrono tantissime strutture di divertimento.

Sulla città

La città di Nona è abitata ininterrottamente da ben 3000 anni. Si trova su un isolotto, in una piccola laguna sabbiosa, ed è collegata alla terraferma da due secolari ponti in pietra. La tribù illirica dei Liburni ha segnato fortemente lo sviluppo di Nona nel periodo dal IX al I secolo a.C., per cui Nona è il sito più ricco di tombe liburne e dei loro resti materiali, i quali possono essere ricondotti allo sviluppo dell’intera cultura liburna.

Con l’arrivo dei Romani, il modo di vivere e la cultura della città sono cambiati notevolmente. Il complesso più significativo dell’epoca romana è il Foro con il Campidoglio, che ospitava un tempio monumentale – il tempio più grande della costa orientale dell’Adriatico – indice di un altissimo livello di cultura e di civiltà durante l’Impero Romano. Nona era economicamente molto forte grazie alla produzione di sale, al commercio e a vari mestieri dell’artigianato.

Durante la tarda antichità, Nona è diventata uno dei più importanti centri paleocristiani dell’Adriatico, per cui veniva anche chiamata la Betlemme croata. Con l’arrivo dei croati, Nona è diventata il loro primo centro politico, culturale, amministrativo e religioso. Il tesoro monumentale trovato a Nona appartiene ai monumenti più importanti della storia nazionale croata.

Punti d’interesse

Uno dei simboli più importanti di Nona è la chiesa di incoronazione di San Nicola, situata su una collina preistorica. Secondo il folklore, sette re sono stati incoronati a Nona. In quell’occasione il sovrano incoronato cavalcava fino alla chiesa di San Nicola dove si presentava alla gente e tagliava con una spada in direzione di tutti e quattro gli angoli della terra. All’ingresso della città di Nona, i visitatori vengono accolti da un monumento al famoso sovrano croato Branimir. La statua in bronzo di Gregorio di Nona, un vescovo e grande sostenitore della lingua slava antica e dell’alfabeto glagolitico, è legata a un’interessante leggenda riguardante il suo pollice che, se toccato, esaudisce i desideri. Le numerose chiese di Nona sono un vero scrigno di preziose opere d’arte. Nella chiesa di Sant’Anselmo – la cattedrale di Nona durante il periodo dei sovrani nazionali croati – c’è un piccolo ma ricco tesoro della chiesa, “Oro e argento di Nona”. Il più antico monumento conservato dell’architettura ecclesiastica, noto anche come la cattedrale più piccola del mondo, è la chiesa della Santa Croce, un simbolo della città di Nona che fungeva da meridiana e calendario. Il battistero del principe Višeslav, il primo principe croato, proviene da Nona ed è il monumento più importante della cristianità croata. Questa è solo una parte del ricco patrimonio culturale preservato dalla città di Nona per secoli. Un gioiello della storia di Nona e della Croazia da non perdere assolutamente è l’antica nave croata Condura Croatica, in quanto le navi del genere sono considerate le navi da guerra più piccole e più letali della storia mondiale.

Le bellezze della città

La flora e fauna uniche, il sale di Nona e la deliziosa prelibatezza ninski šokol (tipo di salame) sono ulteriori motivi per cui Nona va assolutamente visitata. Rilassatevi sulle attraenti spiagge sabbiose della città! La più famosa spiaggia si chiama Spiaggia della regina ed è associata a un’interessante leggenda. Nelle sue vicinanze si trova una fonte di fango curativo, il quale cura tantissime malattie. La zona acquatica di Nona stupisce tutti gli amanti del surf e del deltaplano, poiché i venti della laguna la rendono ideale per le attività del genere.

Giardino profumato dell’isola

Rinvigorite il vostro corpo e il vostro spirito nel clima favorevole dell’isola, una miscela unica di aerosol marini, godendovi la ricca biodiversità di piante medicinali e oli essenziali! Nel Giardino profumato dell’isola crescono oltre 250 specie di piante spontanee profumate. Le visite guidate vi permettono di conoscere la diversificata flora dell’isola e le sue proprietà medicinali. Nel giardino potete anche godervi la spettacolare vista delle baie di Lussino e dei monti Velebiti.

Museo dell’Apoxyomenos

Una delle attrazioni della città da non perdere è sicuramente il Museo dell’Apoxyomenos, completamente dedicato alla statua omonima ritrovata nel 1996 a una profondità di 45 metri nei fondali marini di Oriole nelle vicinanze dell’isola di Lussino. L’Apoxyomenos è un’antica statua di bronzo di un giovane atleta greco di inestimabile valore, un’opera d’arte che stupisce per la sua integrità e la bellezza della realizzazione, la quale rappresenta la continuità dei legami marittimi dalla preistoria. Il nome dell’atleta greco deriva dalla parola Apoxyomenos, la quale indica la rappresentazione di un atleta nell’atto di lavarsi il corpo da olio, sudore e sabbia dopo un allenamento o una competizione.

Si presume che la statua sia stata gettata in mare quasi due millenni fa durante una tempesta per ridurre il peso della nave. Il Louvre, il British Museum e il J.P. Getty Museum sono musei di fama mondiale che hanno ospitato la statua dell’Apoxyomenos dopo i lavori di conservazione e restauro. Oggi, questa bellissima statua antica è un simbolo dell’isola di Lussino – la bellezza senza tempo dell’Apoxyomenos, la sua intrigante storia e la curiosa esposizione museale stupiscono ogni visitatore.

Loger Nerezinac – Museo all’aperto

Di fronte al Museo dell’Apoxyomenos è ormeggiato un veliero, il quale costituisce un museo all’aperto e il centro di interpretazione del patrimonio marittimo dell’isola di Lussino. Nel XVII secolo, la costruzione navale è diventata un importante ramo economico a Lussinpiccolo. Due secoli dopo, ci si trovavano ben sei cantieri navali, e Lussinpiccolo è diventata una grandissima potenza navale e marittima europea.

Il museo all’aperto contiene un pannello informativo con informazioni di base sulla nave. C’è anche una sezione intesa come un laboratorio, dove i curiosi possono imparare le abilità della costruzione navale tradizionale e provare a riparare le vele, inchiodare, legare i nodi marinari, soffiare nel corno e alzare le vele, proprio come fanno i marinai.

Le bellezze della città e dei suoi dintorni

Le bellezze di Lussinpiccolo e dell’intera isola possono essere esplorate durante le escursioni a piedi, in bicicletta, in kayak, le gite in barca, lo snorkeling, le immersioni, le arrampicate e i lanci in tandem. Da non perdere assolutamente sono anche le spiagge di ghiaia e sabbia dell’isola di Lussino, dove è possibile godersi l’ombra delle fitte pinete, il mare cristallino e numerose strutture di intrattenimento.

Sulla città

Visitate la città di Arbe e scoprite perché porta l’epiteto felix (felice) sin dai tempi dei Romani! Avvicinandosi ad Arbe, con un po’ di fortuna avrete anche l’opportunità di vedere dei meravigliosi delfini. Situata su una stretta lingua di terra tra due baie e circondata da antiche mura sopra le quali si innalzano orgogliosamente quattro campanili, la città di Arbe assomiglia irresistibilmente a un veliero a quattro alberi.

Punti d’interesse

Ascoltate le leggende del santo patrono della città, San Cristoforo, che ha difeso miracolosamente Arbe dagli attacchi nemici, nonché la storia del tagliapietre Marino che ha lasciato Arbe nei tempi di povertà e si è stabilito nei pressi dell’attuale città di Rimini, dove è diventato molto stimato per il suo eccezionale impegno nella comunità cristiana e ha fatto costruire una chiesa che è poi diventata un rifugio per i cristiani e la base per lo sviluppo della città-stato di San Marino.

Venite alla Fiera di Arbe, una festa medievale unica di tre giorni, partecipate alla celebrazione dei tre santi, San Giacomo, Sant’Anna e San Cristoforo, sentite l’energia della storia e godetevi i giochi della cavalleria! Date un’occhiata ai portali rinascimentali e gotici con gli stemmi delle famiglie nobili di Arbe. Tornate al tempo della nobiltà i cui menù contenevano sempre la torta di Arbe, e assaggiate questo originale souvenir, alla cui preparazione in base a una ricetta di circa 800 anni, potete anche partecipare.

Le bellezze della città

Rilassatevi nel verde delle lussureggianti foreste di querce e pini intorno alla città di Arbe, motivo per cui Arbe viene spesso chiamata l’isola di smeraldo. Molto probabilmente, il nome Arbe deriva dalla parola liburna arba, che significa “boscosa” o “verde”. Alcuni dei souvenir più noti della città di Arbe sono anche preparati medicinali, tinture, prodotti a base di miele e liquori, i quali vengono preparati con varie erbe medicinali dalle mani diligenti delle suore benedettine della zona. Visitate le spiagge della città di Arbe e abbandonatevi alla sensazione di comfort offerta dalla sabbia sotto i vostri piedi, godendovi anche l’azzurro fiabesco del mare e del cielo.

Punti d’interesse

Sebenico è una delle poche città al mondo che vanta ben due monumenti inseriti nella lista dei patrimoni dell’umanità dell’UNESCO: la Cattedrale di San Giacomo e la fortezza di San Nicola. Le parti più suggestive della cattedrale sono il tetto e la cupola che, come tutte le altre parti della cattedrale, sono costruite esclusivamente in pietra, priva di tessuto connettivo, il che rende la cattedrale del tutto unica e rappresenta un eccezionale tesoro del patrimonio culturale.

La costruzione della cattedrale è iniziata nella prima metà del XV secolo ed è durata a intermittenza per 105 anni interi. Dieci anni dopo l’inizio della costruzione, la costruzione è stata ripresa dal famoso architetto e scultore Giorgio Orsini. Tra i capolavori del suo lavoro e della scultura croata in generale, ci sono le teste sulle absidi della cattedrale. Si sta ancora tentando di capire se tra questi ritratti vi siano statisti e personaggi storici dell’epoca oppure se si tratta soltanto di persone comuni, concittadini di Giorgio e passanti.

Sebenico è adornata da tre imponenti fortezze, San Giovanni, San Michele e Barone. Sul lato mare, all’ingresso del canale di Sant’Antonio, c’è anche la fortezza di San Nicola, un eccezionale monumento del patrimonio architettonico mondiale e un edificio rinascimentale dell’architettura di difesa veneziana. Insieme alla fortezza di San Giovanni, la fortezza di San Nicola è servita come location per le riprese della quinta stagione della serie di successo Trono di Spade. Entrambi i monumenti sono sotto la protezione dell’UNESCO.

Una passeggiata per le strade di Sebenico che portano a diversi luoghi di tutti i periodi della sua storia, sotto arcate, diventa una passeggiata nella storia e un’esperienza dei tesori monumentali. Il patrimonio culturale della città è costituito da numerose chiese romaniche, gotiche, rinascimentali e barocche come San Crisogono, Santa Barbara, Santo Spirito, Nuova chiesa, chiesa di San Nicola, Sant’Elisabetta, San Gregorio, San Domenico e San Lorenzo. I rilievi della chiesa gotico-rinascimentale di San Giovanni sono capolavori dell’architettura medievale dalmata.

Nel monastero attiguo alla chiesa di San Francesco è conservata una parte significativa del patrimonio monumentale della città, i cui valori culturali e storico-artistici sono stati raccolti per secoli. Nella biblioteca del monastero si trova anche la Preghiera di Sebenico, uno dei più antichi monumenti linguistici e letterari croati, scritta in caratteri latini nella seconda metà del XIV secolo.

Le bellezze della città e dei suoi dintorni

Ben due parchi nazionali, il parco nazionale di Krka e quello delle Isole Kornati, fanno parte della regione di Sebenico e Tenin, e le loro bellezze naturali attirano i visitatori da tutto il mondo. Lo Skradinski buk è una bellezza speciale del Parco Nazionale di Krka, la sua barriera di travertino più lunga e una delle bellezze più famose della Croazia, mentre la natura disabitata e incontaminata, l’ambiente selvaggio e l’eccezionale bellezza dell’arcipelago delle isole Kornati stupiscono con dei magnifici scenari e un’atmosfera di pace.

Tra le bellissime isole dell’arcipelago di Sebenico, da non perdere sono soprattutto Prvić, Zlarin e Krapanj. Due tipici villaggi di pescatori dalmati sull’isola di Prvić sono protetti come patrimonio culturale dal Ministero della Cultura della Repubblica di Croazia. L’isola è anche conosciuta per uno dei più grandi scienziati croati, Faust Vrančić, che ha trascorso la sua infanzia a Prvić, motivo per cui l’isola viene spesso chiamata Isola di Faust. Zlarin è conosciuta come un’isola corallina dove è stata preservata la tradizione della lavorazione a mano di questi preziosi gioielli. La più piccola isola croata abitata è Krapanj. Grazie alla tradizionale lavorazione delle spugne che gli abitanti dell’isola praticano dal XVIII secolo, l’isola è anche conosciuta come l’isola delle spugne.

Tutti i grandi buongustai sono sempre felici di tornare a Sebenico grazie alla sua eccellente offerta gastronomica di specialità locali, mentre i giovani sono attratti da molti locali notturni che la città ha da offrire.

Sulla città

Visitate una delle mete turistiche più apprezzate della Croazia, una città che incanta con la sua eccezionale bellezza, tremila anni di tradizione e apertura a nuove forme d’arte che ne arricchiscono ulteriormente i valori. Godetevi la vogata dei barkajoli e respirate l’atmosfera della tradizione del canottaggio che si tramanda di generazione in generazione da otto secoli. Durante la vostra visita alla città di Zara, scoprirete che ogni suo angolo rivela una nuova parte della sua affascinante storia.

Punti d’interesse

Tutte le caratteristiche della città di Zara durante l’Impero Romano, come la rigida geometria dell’urbanistica romana, il foro che era il centro della città, il campidoglio con il tempio, l’emporio o la piazza della città, la basilica dove si trovavano le autorità locali, l’amministrazione e la magistratura della città, le mura forti, il sistema idrico pubblico, i bagni termali e il sistema fognario, suggeriscono una vita urbana altamente sviluppata, e numerosi resti di tale vita sono ancora visibili oggi.

Essendo stata oggetto di numerosi attacchi in passato a causa della sua grande importanza nel corso della storia, la città di Zara è custodita da ben quattro santi patroni: San Crisogono, Sant’Anastasia, San Donato e Santo Zoilo. Oltre ai suoi splendidi palazzi gotici e rinascimentali, Zara è adornata da numerose chiese, la cui bellezza, monumentalità e tesori si custodiscono con cura.

Uno dei simboli della città di Zara è la chiesa di San Donato, uno dei monumenti più famosi e preziosi dell’alto Medioevo in Croazia, che per il suo aspetto cilindrico appartiene alla cerchia delle chiese preromaniche più famose e importanti dell’Europa. Sebbene nel Settecento abbia perso la sua funzione sacrale, la chiesa di San Donato vive ancora grazie ai concerti di musica medievale e rinascimentale che ci si tengono da decenni grazie all’eccezionale acustica della chiesa. La Cattedrale di Sant’Anastasia è la chiesa più grande della Dalmazia, il cui campanile offre una magnifica vista di Zara e dei suoi dintorni. Nella chiesa di San Simeone sono conservate le reliquie del santo più famoso di Zara e l’arca di San Simeone, una magnifica opera dell’oreficeria medievale di Zara.

Oltre alla chiesa di San Crisogono, da non perdere sono anche la chiesa e il monastero di Santa Maria, che ospita la mostra “Oro e argento di Zara”, una mostra permanente di arte sacra che rappresenta un tesoro inestimabile del ricco passato della città, conservato dalle suore benedettine della zona che ancora oggi se ne prendono cura. Da non perdere è anche il Museo archeologico, uno dei musei più importanti della Croazia, nonché il Museo del vetro antico, unico non solo in Croazia, ma anche al mondo, in quanto vanta una collezione unica di circa 2 000 oggetti in vetro dei tempi antichi.

Passeggiando per la Kalelarga, una delle strade più note di Zara, si arriva alla Piazza del Popolo, il centro della vita pubblica di Zara dal Rinascimento ai giorni nostri. Molto interessante è anche la Piazza dei Cinque Pozzi, dove si trovano cinque pozzi murati, costruiti nel XVI secolo durante l’assedio dei Turchi, mentre sopra la piazza si trova il parco più antico della Croazia. La piazza si trova vicino alle mura della città che risalgono ai tempi della Repubblica di Venezia, quando Zara era la sua più grande città fortificata. Oggi sono considerate uno dei monumenti rinascimentali più belli di tutta la Dalmazia, per cui sono state inserite nella lista dei patrimoni dell’umanità dell’UNESCO nel 2017.

Le bellezze della città e dei suoi dintorni

Scoprendo il fascino e la bellezza del porto di Foša, si raggiunge la Riva che offre una vista impressionante del canale di Zara, delle isole di Ugljan e Pašman e del mare aperto. Avvicinandosi all’altra parte della Riva, potete godervi la bellezza unica del tramonto di Zara, la melodia rilassante delle onde dell’Organo marino e lo spettacolare gioco di luci del Saluto al Sole, un’incredibile miscela di natura e arte. La vicinanza del lago di Vrana, della baia di Telašćica e dei monti Velebiti, nonché dei parchi naturali e parchi nazionali di Paklenica, delle Isole Kornati, del Velebit Settentrionale, dei Laghi di Plitvice e di Krka posizionano Zara in cima all’offerta turistica. Inoltre, con la sua atmosfera idilliaca e la sua ricca vita marina, l’arcipelago di Zara attira tantissimi diportisti e subacquei. Numerosi ristoranti e taverne della città di Zara preparano tantissime prelibatezze gastronomiche autoctone che deliziano anche i palati più raffinati, e per tutti gli amanti della vita notturna, Zara offre una vivace scena di club.

crosschevron-down